(Foto di Felix Lichtenfeld da Pixabay)
Quando si parla di pedofilia online ci si riferisce ad un fenomeno che è nato contestualmente alla diffusione di internet e che prevede l’uso del computer e/o di altri supporti tecnologici analoghi per attività connesse ad interessi pedofilici. Il fenomeno, ovviamente, si è modificato negli anni, seguendo lo sviluppo dell’informatica e della tecnologia.
Ad esempio, sulle reti dark (darknet) è disponibile un numero sempre maggiore di forum, accessibile anche dagli utenti meno esperti di tecnologia, che favoriscono lo scambio di informazioni utili alla commissione di attività delittuose ed alla amplificazione di pratiche manipolatorie perpetrate nei confronti di minorenni.
Tra queste partiche vi è, nell’attualità, lo scambio di immagini illegali tra utenti della rete, tanto che la pedopornografia è stata definita come una diretta derivazione dell’abuso sessuale commesso su bambini e adolescenti. Infatti, gli abusatori reali di bambini, oltre a commettere azioni di violenza sessuale, diffondono nei circuiti on-line del deepweb le foto ed i filmati delle loro azioni, per avere sempre più visibilità all’interno della “comunità dei pedofili”. Inoltre, alcuni di loro, commercializzano le suddette immagini, dando forma ad una vera e propria forma di business: di fatto, essi si organizzano per produrre e vendere immagini o video pedopornografici sui siti a pagamento, oppure per favorire il mercato della prostituzione minorile, oppure ancora per perpetrare azioni violente nei confronti di bambini e di bambine “su commissione”, consentendo così ai soggetti “paganti” di fruire della visione di tali comportamenti delittuosi.
Dinnanzi a tale scenario, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni fornisce ai genitori alcuni preziosi suggerimenti per:
- la navigazione sicura sulla rete dei loro figli;
- la rilevazione di alcuni “comportamenti spia” dei minori;
- per l’utilizzo sensato e prudente dei telefonini.
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