«Stiamo assistendo a una crescente presenza di comportamenti violenti tra adolescenti e giovanissimi. Non è un fenomeno nuovo, ma oggi assume una visibilità maggiore per due motivi: la capillarità dei social, che rilanciano in tempo reale video e immagini, e una diffusa assenza di filtri sociali, come famiglia e scuola, che un tempo esercitavano un maggiore controllo. Ma non è una violenza ascrivibile solo ai giovani, perché loro vivono in una società basata sulla competizione, che fa dell’arrivare a tutti i costi la propria cifra…».
Queste alcune parole del Prof. Vincenzo Scalia, Sociologo dell’Università di Firenze e studioso di devianza giovanile, rilasciate in una recente intervista su La Nazione a cui rinviamo per un’attenta lettura (clicca qui).