«A fronte di una società dove esplode il disagio», dice la Presidente del Tribunale per i minorenni di Milano, la dott.ssa Maria Carla Gatto, «il carcere non è la soluzione» che molti considerano la più sensata.
Al contrario, serve una rete tra le comunità educative e terapeutiche esistenti, che devono accogliere il maggior numero di ragazzi possibili, oltre che più educatori “esperti” e mediatori culturali.
Inoltre, servono più assistenti sociali ed operatori dei servizi specialistici, come quelli inerenti alle dipendenze e alla salute mentale, che lavorino sul territorio, senza dimenticare i tutori volontari, ossia persone che possano prendersi cura, accompagnandoli e sostenendoli, dei minori stranieri non accompagnati.
Ad oggi, presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Milano “Cesare Beccaria” la capienza è aumentata e il numero di ragazzi presenti, alcuni dei quali con seri problemi di salute mentale, è circa di 70 unità, un numero che è più che raddoppiato in pochi mesi (per maggiori dettagli clicca qui).
—–>>> Per leggere l’intervista completa su La Repubblica clicca qui.