A proposito di… minori e nuove tecnologie: consigli per gli adulti

Foto di Marc Pascual da Pixabay

GARANTE DELLA PRIVACY

Smartphone, tablet e computer possono essere divertenti, ma anche fonte di apprendimento e di educazione. Questi dispositivi, seppure utili, nascondono qualche pericolo se utilizzati da bambini e ragazzi in autonomia senza la supervisione di un adulto. È bene allora essere informati e provare a riflettere su quali accortezze è possibile mettere in campo per garantire un uso sicuro di questi strumenti da parte dei più piccoli.

Un ragazzo che utilizza cellulare e tablet – e quindi WhatsApp, YouTube, Google etc. – potrebbe anche involontariamente rivelare a sconosciuti informazioni su dove abita o dove va a scuola, sui percorsi che compie di solito, sulle sue abitudini; potrebbe diffondere i dati contenuti nel dispositivo utilizzato (ad esempio: foto, rubrica dei contatti); potrebbe fare involontariamente acquisti online o scaricare contenuti, come app e programmi, a pagamento; potrebbe consentire a cybercriminali di accedere a dati poi utilizzabili per scopi illeciti (ad esempio: i riferimenti della carta di credito dei genitori); potrebbe essere esposto alla visione di materiali pornografici o violenti, o essere vittima di fenomeni come il sexting (cioè, l’invio e la ricezione di messaggi sessualmente espliciti); potrebbe persino entrare in contatto con eventuali malintenzionati; partecipare ad azioni di cyberbullismo, oppure esserne vittima.

Per questi motivi il Garante della Privacy ha preparato un vademecum nel quale sono riportati dei consigli ai “grandi” per l’utilizzo sicuro di internet e delle nuove tecnologie da parte dei più piccoli.


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