A proposito di… orfani speciali

Foto di Victoria_Regen da Pixabay

SEGNALAZIONE CULTURALE

(Foto di Victoria_Regen da Pixabay)

Gli “orfani speciali” sono coloro che, a seguito di un omicidio di un genitore da parte dell’altro genitore, restano improvvisamente soli, affidati a parenti o ad Enti che, da quel momento in poi, si occuperanno di loro.

Ad esempio, nei casi di femminicidio, i bambini non solo possono essere testimoni delle violenze perpetrate ai danni delle loro mamme ma si possono anche trovare nelle condizioni di assistere alla loro uccisione e di dover chiamare i soccorsi a seguito di quanto accaduto, trascorrendo persino lungo tempo a fianco del corpo del deceduto.

Le conseguenze psicologiche riscontate negli orfani speciali sono quindi molte, tanto che in letteratura si parla di una vera e propria sindrome, denominata Childhood traumatic grief (dolore cronico infantile), che si caratterizza per essere una condizione di disagio grave e persistente che va oltre i sei mesi dal lutto ed è caratterizzata dalla negazione della morte, dall’inettitudine, dai problemi legati alla separazione improvvisa e traumatica insieme a sensazioni di insensatezza della propria esistenza.

A ciò si aggiunge la profonda difficoltà di elaborare quanto accaduto anche perché, come spesso capita in queste situazioni, le figure di riferimento a cui questi minori vengono affidati (nonni e/o zii), non sono nemmeno loro in grado di elaborare il lutto.


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