A proposito di… pornografia minorile e riproduzione di contenuti artificiali

Foto di Alexa da Pixabay

SEGNALAZIONE DI STUDI E RICERCHE

La crescente esigenza di disporre di strumenti giuridici appropriati ed idonei a contrastare ogni forma di sfruttamento sessuale delle persone di minore età ha indotto, in questi ultimi anni, i legislatori di molti Paesi ad intervenire più volte su questo tema soprattutto in virtù della massiccia diffusione di materiale pedopornografico via web.

Per impedire che il fenomeno dilaghi è fondamentale non solo che il maggior numero possibile di Stati si doti di disposizioni in grado di punire adeguatamente gli abusi perpetrati ma anche che questa azione avvenga con norme che siano il più possibile uniformi per evitare che gli autori di questi crimini – compiuti per lo più via web – siano avvantaggiati dalla loro difficile rintracciabilità e dalla scarsa omogeneità normativa esistente tra un Paese e l’altro. A tale proposito, la Commissione europea è tornata a occuparsi con una visione ampia e pragmatica di questo tema rendendo nota quella che è la Strategia dell’UE per una lotta più efficace contro gli abusi sessuali sui minori.

Su questo tema, si segnala un recente contributo di Tessa Onida intitolato La tutela dei minorenni dalla pornografia virtuale. Quando la riproduzione di contenuti artificiali assume rilevanza penale, in Rassegna giuridica infanzia e adolescenza, 1/2024.


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