Il revenge porn consiste nell’invio, nella consegna, nella cessione, nella pubblicazione o nella diffusione, da parte di chi li ha realizzati o sottratti e senza il consenso della persona cui si riferiscono, di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito destinati a rimanere privati. Tale diffusione avviene, di solito, a scopo vendicativo (ad esempio per “punire” l’ex partner che ha deciso di porre fine ad un rapporto amoroso), per denigrare pubblicamente, ricattare o molestare.
Nel caso in cui si abbia un fondato timore che immagini a contenuto sessualmente esplicito possano essere diffuse è possibile presentare una segnalazione al Garante attraverso un’apposita procedura, il quale, in presenza dei presupposti indicati dalle norme di riferimento, adotterà un provvedimento che sarà notificato alle piattaforme coinvolte per contrastare la temuta diffusione.
Questo strumento può essere utilizzato non solo dagli adulti, ma anche dai minori ultraquattordicenni.
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