Il 27 luglio scorso, Carla Garlatti, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha denunciato il fatto che spesso, in Italia, i minorenni con problemi di salute mentale vengono ricoverati negli stessi reparti degli adulti.
Secondo la Società di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, infatti, 6 minorenni su 10 vengono ricoverati, in media, in reparti inappropriati, tra cui quelli per gli adulti e questo dipende dalla ormai cronica carenza di strutture specifiche per l’età evolutiva (stando ai dati del 2022 del Ministero della salute ci sono 403 posti letto in degenza ordinaria a fronte di 700 necessari).
È indispensabile – a parere dell’Autorità garante – assicurare a bambini e ragazzi una presa in carico adeguata ed appropriata alla loro età, garantendo un’organizzazione efficiente ed omogenea su tutto il territorio nazionale da parte dei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
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