(Foto di Gerd Altmann da Pixabay)
È indubbio che i social media offrono oggi agli adolescenti opportunità senza precedenti sul piano relazionale, ma è anche vero che essi agiscono sulle loro interazioni sociali durante un periodo di sviluppo critico della loro vita, in cui il cervello è particolarmente sensibile ai feedback sociali.
Per indagare questi effetti, alcuni ricercatori (M.T. Maza, K.A. Fox, S. Kwon et al., Association of Habitual Checking Behaviors on Social Media With Longitudinal Functional Brain Development, in JAMA Pediatrics, 177(2), 2023, pp. 160-167) hanno effettuato uno studio di coorte longitudinale di 3 anni, attraverso l’impiego della risonanza magnetica funzionale (fMRI), su 169 studenti.
I partecipanti, osservati nel loro controllo abituale di tre piattaforme di social media (Facebook, Instagram, Snapchat), hanno mostrato che vi è una distinta traiettoria di sviluppo funzionale nel loro cervello rispetto ai coetanei che non controllano abitualmente tali piattaforme e che tale differente sviluppo si manifesta poi a livello comportamentale e di adattamento psicologico di questi (pre)adolescenti.
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