Gli studi longitudinali che esaminano l’associazione tra l’uso di cannabis da parte degli adolescenti e i gesti di autolesionismo sono rari, eterogenei e difformi nelle loro conclusioni. Per questo motivo, alcuni studiosi (Denissoff A., Niemelä S., Scott J.G. et al.) hanno di recente pubblicato un interessante indagine su larga scala, dal titolo “Does cannabis use in adolescence predict self-harm or suicide? Results from a Finnish Birth Cohort Study” (Acta Psychiatrica Scandinavica. 2021 Nov.), per verificare, appunto, tale tipo di correlazione.
Ebbene, dalla ricerca effettuata è emerso che il 55,7% dei maschi appartenenti al campione di riferimento hanno avuto accesso ai servizi sanitari a causa della commissione di gesti di autolesionismo e che il 90,1% dei maschi oggetto di analisi (vale a dire 22 soggetti) sono morti per suicidio.
Ne consegue, in estrema sintesi, che l’uso della cannabis in adolescenza può aumentare il rischio di condotte autolesionistiche, indipendentemente dalla presenza o meno di una psicopatologia adolescenziale e dall’impiego di altre sostanze psicotrope.
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