(Foto di Ulrike Mai da Pixabay)
Da anni l’ISTAT presta particolare attenzione alle nuove generazioni, andando a sviluppare appositi strumenti conoscitivi per indagare fenomeni perniciosi che caratterizzano l’attualità, come il bullismo ed il cyberbullismo.
Dopo avere effettuato nel 2021 l’indagine sugli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (indagine intitolata “Bambini e ragazzi: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri”), l’ISTAT darà avvio, nell’autunno 2023, ad una nuova ricerca sul fenomeno sopracitato, al fine di rilevare il suo metamorfismo.
Il questionario di rilevazione, rinnovato rispetto a quello utilizzato in passato, sarà destinato alla popolazione residente in Italia con un’età compresa tra gli 11 e i 19 anni e sarà orientato a rilevare, tra l’altro, gli aspetti inerenti al bullismo e al cyberbullismo in un contesto di ritorno alla “normalità”, dopo quello che è stato il periodo pandemico.
L’Istituto, nei prossimi mesi, raccoglierà eventuali nuovi spunti di ricerca e di approfondimento su tema indagato. Del resto, come è risaputo, le indagini statistiche sono utili poiché, fungendo da supporto ad alcune decisioni politiche, costituiscono uno strumento indispensabile per monitorare l’andamento di alcuni fenomeni sociali e per valutare l’effettività e l’efficacia di quelle che sono le azioni messe in campo per contrastare, ad esempio, gli episodi di violenza.
___________________
>>> Per approfondimenti leggi il documento completo cliccando qui.