Il Parlamento Europeo ha approvato un Regolamento che consentirà ai provider che forniscono servizi di comunicazione interpersonale (Facebook, Whatsapp, Telegram etc.) di effettuare controlli su e-mail, chat e messaggi di tutti i cittadini europei, al fine di individuare gli abusi sessuali sui minori online e di contrastare la pedopornografia.
In pratica, a seguito di tale decisione i fornitori dei servizi di messaggistica e di posta elettronica, attraverso sistemi di intelligenza artificiale, potranno sorvegliare le comunicazioni private scambiate tra gli utenti delle loro piattaforme al fine di ricercare testi o foto “sospette” e, di conseguenza, procedere con la segnalazione alle Autorità competenti.
Questo Regolamento Europeo, denominato “Chatcontrol”, per non porsi in contrasto con alcuni diritti fondamentali dell’uomo, quali ildiritto alla tutela dei dati personali ed il rispetto della vita privata e familiare, avrà durata temporanea (tre anni) – esso costituisce, infatti, una deroga espressa alla Direttiva 2002/58/CE (cd. Direttiva e-Privacy) – ed è una misura finalizzata a contrastare fenomeni ingravescenti, che coinvolgono i minorenni, quali la pedopornografica e gli abusi sessuali online che creano immensi danni, oltre che alle vittime, ai loro familiari.
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