Nel novembre 2020 è stato presentato dalla Commissione Europea il Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027 ed ora, a qualche giorno dalla ricorrenza della giornata internazionale dei migranti (18 dicembre), è sempre più chiaro il monito con cui il documento si apre:
«se vogliamo aiutare le nostre società ed economie a prosperare, abbiamo bisogno di supportare chiunque è parte della società, con l’integrazione come diritto e dovere per tutti».
Secondo la Commissione, infatti, le politiche devono essere accessibili e funzionare per ogni essere umano, ivi compresi i migranti ed «un’integrazione di successo» di questi ultimi dipenderà sia dalle azioni iniziali sia dagli investimenti a lungo termine che verranno realizzati.
Il Piano d’azione, la cui scheda di sintesi è scaricabile cliccando qui, individua quattro aree di azione principali: 1) Istruzione e formazione; 2) Lavoro e competenze; 3) Salute; 4) Casa.
Rispetto alla “Salute”, il Piano d’azione vuole che migranti e cittadini dell’Unione europea con un background migratorio siano informati dei loro diritti e abbiano parità di accesso ai servizi sanitari, inclusi quelli per la salute mentale, secondo le condizioni di legge e le prassi nazionali.
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