Dall’indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia del 2021 è emerso che, tra i 401.766 bambini e ragazzi dei servizi sociali territoriali, 77.493 sono stati vittime di maltrattamento e di abuso.
Tra questi, il 32,4% è stato vittima di violenza assistita intrafamiliare che consiste, secondo il CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia), «nel fare esperienza, da parte del/la bambino/a, di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulti e minori».
Alla luce dei dati evidenziati dall’Indagine, la violenza assistita rappresenta la seconda forma di maltrattamento più diffusa: 1 bambino su 5, fra quelli seguiti dai Servizi competenti, è testimone di violenza domestica perpetrata all’interno del nucleo familiare, in particolare ai danni della madre. Se si considera che il dato della violenza psicologica è pari al 14% e che questo tipo di maltrattamento è altamente connesso alla violenza assistita, la percentuale si alza in maniera significativa.
E ancora. Secondo uno studio condotto dallo Sportello Donna H24 contro la violenza sessuale e domestica, presente all’interno del Pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo di Roma e gestito dalla Cooperativa Be Free, il 40% delle madri che hanno richiesto assistenza nell’anno 2021 ha dichiarato che i figli erano presenti durante le aggressioni.
La partecipazione, seppur indiretta, a forme di abuso e di violenza domestica ingenera in bambini e adolescenti un vissuto traumatico che influenza sensibilmente il loro sviluppo personologico, tanto dal punto di vista fisico quanto sotto il profilo cognitivo e comportamentale.
Al fine di riconoscere se un minore è vittima di episodi di violenza fisica e psicologica, gli esperti della Fondazione Save the Children hanno redatto delle linee guida, la cui consultazione può risultare particolarmente utile per la rilevazione precoce di situazioni di disagio, maltrattamento e violenza interne alle famiglie.
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