(Foto di Rosy – The world is worth thousands of pictures da Pixabay)
L’Agenda per l’Infanzia e l’Adolescenza 2022-2027, recentemente condivisa da UNICEF Italia con i Ministri e i Parlamentari competenti in materia, ha riacceso l’attenzione sui temi del suicidio, della salute mentale e del benessere psicosociale di bambini e adolescenti.
Con una petizione che ha già raccolto oltre 13 mila adesioni (puoi firmare la petizione cliccando qui), si può richiedere al Governo Italiano di aumentare significativamente gli investimenti a lungo termine nei servizi di salute mentale dal momento che, in base ai più recenti dati OCSE, in Italia la spesa pubblica per questo settore è tra le più basse d’Europa.
Tra le richieste avanzate, vi sono anche quelle di:
- garantire un sistema uniforme e integrato di servizi di assistenza neuropsichiatrica infantile e adolescenziale;
- promuovere su tutto il territorio nazionale interventi a sostegno della genitorialità consapevole rispetto al tema del benessere mentale;
- permettere a tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti di beneficiare di un supporto in tema di salute mentale nelle scuole e nelle comunità;
- garantire, consolidandone la diffusione, i servizi di prevenzione e di sostegno psicologico in tutti i contesti educativi.
L’urgenza di agire è alimentata anche dai dati recentemente diffusi da UNICEF Italia in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si è celebrate lo scorso 20 novembre. Da questi si dati si evince, tra l’altro, che, nel mondo, 1 adolescente su 7 fra i 10 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale e che il suicidio è la quinta causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni, la seconda causa in Europa.
Ad ogni modo, in Italia i servizi di prevenzione e cura su questi aspetti rimangono inadeguati.
Per indagare meglio il contesto di casa nostra e per rilevare la percezione di benessere psicosociale e salute mentale dei nostri giovani, UNICEF ha lanciato un sondaggio (accessibile qui), realizzato sulla piattaforma digitale indipendente U-Report, che ha coinvolto un campione di 194 adolescenti di età compresa fra i 10 e i 19 anni.
Dai risultati ad oggi disponibili, causa di apprensione sono soprattutto le difficoltà economiche personali e/o della famiglia (17%), il senso di isolamento (19%), la distanza dagli affetti (8%), i litigi e le tensioni all’interno della cornice familiare (7%).
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